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Piano Scuola 4.0, ecco la didattica che guarda al futuro

1 febbraio 2023

9 minuti di lettura

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Dal PNRR in arrivo finanziamenti per la transizione digitale di 8000 scuole italiane. Pubblicate le istruzioni operative per accedere ai contributi.

PNRR Piano Scuola 4.0 Axera

Il futuro dell’istruzione è inclusivo, digitale e interattivo. Questo almeno secondo le linee del Piano Scuola 4.0, ossia il nuovo progetto di investimento per la modernizzazione del sistema scolastico italiano. Una vera e propria terapia d’urto che punta in primis alla riqualificazione degli ambienti, senza però dimenticare un “revamping” dell’intero approccio alla didattica.  

Il Piano Scuola 4.0 è finanziato dal PNRR, che ha individuato proprio nell’istruzione la quarta delle sue 6 missioni. In arrivo quasi 20 miliardi di euro dei 31 che saranno destinati complessivamente alla riforma del comparto e che includeranno negli interventi anche la formazione dei docenti e l’intera riorganizzazione dell’offerta didattica, in modo da puntare di più su percorsi con background scientifico-tecnologico e combattere la piaga dell’abbandono scolastico.

Naturalmente l’opportunità è rivolta proprio a loro, le scuole. Ma come potranno approfittarne? Ci ha pensato direttamente il Ministero dell’Istruzione a chiarirlo, pubblicando le istruzioni operative attraverso le quali ogni istituto interessato potrà presentare il suo progetto di rilancio. Vediamo nel dettaglio quali iniziative è possibile finanziare e come fare domanda.

Piano Scuola 4.0, le 4 iniziative

Sono 4 le iniziative principali che orienteranno gli investimenti.

  1. Aule connesse – Next Generation Classroom
    Si punta a investire in tutte le scuole italiane per trasformare almeno 100 mila classi tradizionali in connected learning environments. Cioè ambienti flessibili, connessi e interattivi, ma soprattutto più funzionali al coinvolgimento e al lavoro di rete tra gli studenti.

  2. Laboratori digitali
    L’obiettivo in questo caso è quello di creare all’interno del secondo ciclo scolastico (le vecchie “scuole superiori”) laboratori sempre più specializzati per le professioni digitali.

  3. Segreterie digitali
    Per rendere smart l’intera esperienza, nel mirino dell’innovazione tecnologica finiscono anche le amministrazioni scolastiche, che dovranno permettere all’utente di interagire con il sistema della scuola in modo completamente digitale per pratiche, richieste informazioni e condivisione di materiali.

  4. Cablaggio
    Il passaggio forse più strategico, perché in qualche modo è la base su cui poggiano tutti gli altri. Tutte le scuole dovranno poter contare su connessioni interne ed esterne alla massima velocità, nonché su dispositivi di supporto all’altezza.
Ogni scuola beneficiaria dovrà impegnarsi in un progetto che, seguendo i quattro filoni, permetta di trasformare almeno metà delle classi in ambienti di apprendimento innovativi. Nel caso degli istituti superiori servirà inoltre almeno un laboratorio per le professioni digitali del futuro.

Piano Scuola 4.0, tempistiche e istruzioni operative

Veniamo adesso alla parte operativa, ovvero al come fare domanda per i contributi del Piano Scuola 4.0. Per prima cosa, specifichiamo che il percorso si sviluppa in 2 macro passaggi:

Progettazione

La fase in cui la scuola definisce la proposta progettuale o il piano esecutivo, che avrà tempo fino al 31 dicembre 2025 per arrivare a completamento.

Gestione

Dedicata al monitoraggio sugli stati di avanzamento del progetto e alla rendicontazione funzionale all’ottenimento dei finanziamenti.


Le scuole possono muoversi in completa autonomia e in modo telematico, attraverso l’apposita piattaforma unica FUTURA PNRR – Gestione Progetti, accessibile da qui.

Per il caricamento e la gestione del progetto, ma anche per tutte le richieste di assistenza e comunicazioni, il portale mette inoltre a disposizione:

Attenzione ai tempi: la piattaforma per la progettazione resterà aperta fino alle 15.00 del 28 febbraio 2023

Le spese ammissibili

Ma come si realizza un progetto ammissibile ai finanziamenti del Piano Scuola 4.0? Nel concreto, ogni scuola ha a disposizione un “credito” che permette di acquistare:

  • Dotazioni digitali (attrezzature informatiche, software, app e contenuti)
  • Eventuali arredi innovativi
  • Piccoli interventi edilizi funzionali all’intervento di progetto
  • Servizi di progettazione e spese tecnico-operative

Se gli investimenti rispettano i massimali stabiliti, le scuole riceveranno un acconto dalla sottoscrizione dell’accordo di concessione, fino al raggiungimento del 90%. Il 10% rimanente verrà invece riconosciuto a saldo.

Tecnologia che fa rima con pedagogia

Al di là delle competenze e delle dotazioni su cui si concentra il Piano Scuola 4.0, sarà centrale anche il ruolo in un certo senso “sociale” a cui sarà chiamata la nuova tecnologia negli istituti scolastici. Una tecnologia sempre più “pedagogica”, in linea con gli obiettivi di una società davvero 5.0

E quindi, i percorsi di insegnamento dovranno andare oltre l’aspetto formativo, guidando all’uso consapevole e responsabile delle risorse digitali. Ma in generale tutta la comunità scolastica, e per estensione il contesto che le gravita attorno, dovranno essere in grado di ripensarsi come ecosistema capace di rinnovare la propria cultura nei confronti del rapporto tra formazione e tecnologia.

Il digitale, che costituisce il cuore dell’investimento Scuola 4.0, può diventare così punto di partenza per fare nuova cultura. Dei processi didattici e dei processi organizzativi, ma anche dei percorsi di valutazione, negli obiettivi da raggiungere. E soprattutto nella possibilità di non lasciare indietro nessuno, coinvolgendo ogni adulto del domani in un modo tutto nuovo di interagire con la società.

Proviamo ad immaginarlo insieme?

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